Referendum per cancellare le norme che hanno precarizzato il lavoro, al via la raccolta firme
Parte domani 25 aprile la raccolta firme per i referendum promossi dalla Cgil per cancellare le norme che hanno precarizzato il lavoro e per la sicurezza dei lavoratori negli appalti. Primo banchetto a Torre Faro e si prosegue sabato 27 a Messina e nei comuni della provincia
Domani, 25 aprile, giornata della liberazione dal nazifascismo, di celebrazione della Resistenza, dei valori della democrazia e della libertà, che vedrà la Cgil Messina impegnata nelle iniziative in programma, sarà anche la giornata di avvio della raccolta firme per i quattro referendum promossi dalla Cgil per cancellare le leggi che hanno portato a un mondo del lavoro pieno di precarietà.
La Cgil Messina, alle ore 16, sarà presente con un primo banchetto al Parco Horcynus Orca di Torre Faro. E si prosegue sabato 27 con altri banchetti nella città e nei comuni della provincia.
“Nei prossimi tre mesi incontreremo lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini, giovani, pensionate e pensionati – dice il segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti – e spiegheremo perché è importante firmare per abrogare le norme che hanno precarizzato il lavoro. È una mobilitazione forte quella messa in campo dalla Cgil per migliorare la condizione di lavoro e di vita, con proposte e azioni per ridare valore al lavoro, combattere lo sfruttamento delle persone e la precarietà, assicurare diritti”.
I quesiti proposti dalla Cgil, per cambiare le norme che hanno impoverito il lavoro e hanno reso i lavoratori meno protetti e più vulnerabili, con meno diritti e con più possibilità di essere licenziati. I referendum puntano alle tutele contro i licenziamenti illegittimi, al superamento della precarietà, alla sicurezza negli appalti. I due quesiti sui licenziamenti illegittimi, puntano in particolare, con la cancellazione del Jobs act, alla previsione per tutti del reintegro nel posto di lavoro. Un altro riguarda la sicurezza dei lavoratori negli appalti con la responsabilità del committente, un altro ancora è contro la liberalizzazione dei contratti a termine che, per la Cgil devono essere legati alle causali.
“In un territorio come quello messinese dove la precarietà dilagante non dà prospettive – aggiunge il segretario generale della Cgil Messina -, cancellare quelle norme che hanno reso il lavoro precario e povero ha un certo significato. Saremo in tutte le piazze e in tutti i luoghi di lavoro”.
Sabato 27 aprile un banchetto sarà presente a Messina, a piazza Cairoli 9:30/12:30 – 16/19, altri nei comuni della provincia: Santa Teresa di Riva piazza Sacra Famiglia 10/13; Francavilla di Sicilia 10/13 via Regina Margherita presso Camera del lavoro; Barcellona piazza San Sebastiano di fronte giardini Oasi 10/13; Patti piazza Garibaldi 17/20; Brolo incrocio via Emanuele III e via Libertà 10/13; Capo d’Orlando piazza Matteotti 9/20; Sant’Agata di Militello piazzale antistante centro commerciale “Agorà” 10/13. La raccolta firme continuerà nelle prossime settimane in tutto il territorio e nelle sedi Cgil.